Vrioon: l’album che ti fa viaggiare in un altra dimensione

L’ALBUM VRIOON DI ALVA NOTO E RYUICHI SAKAMOTO È SEMPLICE,ESSENZIALE,MINIMALISTA.
Difficile decifrare un album come Vrion alla fine dell’ascolto sembra che non si sia ascoltato niente.
Come dire che nella nostra mente non sia rimasta la ben che minima struttura melodica.
Ma è solo una sensazione, questo disco ascoltandolo in verità ci ha pregnato l’anima.
Prendo in prestito questa recensione, di linkinpark che meglio di me sa esprimersi sulle qualità di questa musica.

È difficile avvicinarsi ad un album come
Vrioon. È difficile perché c’è pochissimo da dire e pochissimo è il materiale da analizzare. Non per via della sua durata che sfiora i sessanta minuti, ma per il minimalismo che caratterizza questo album.La forma musicale viene sventrata dall’elettronica di
Alva Noto e ricomposta in elementi minimali dal pianoforte di
Ryuichi Sakamoto. Il risultato è un’esperienza musicale unica e irripetibile.
La musica è nata all’alba dei tempi per ballare in gruppo nelle società primordiali, è nata per unire e creare un senso di collettività.
Vrioon non potrebbe essere più lontano da questo concetto e modo di pensare la musica. Le composizioni ideate da Sakamoto e Alva Noto portano all’isolamento dell’ Io dal mondo esterno, soltanto solitari in una stanza buia si possono capire affondo le solitarie note di pianoforte filtrate attraverso tappeti sonori lugubri e agghiaccianti. Spesso si ha la sensazione di raggiungere una sorta di ascesi, un allontanamento dal reale per avvicinarsi ad un modo astratto di percepire il mondo.
CON VRIOON NON PARLIAMO CERTO DI MUSICA PER TUTTI E TUTTI I GUSTI.
Tutto il contrario si tratta di un’opera difficile, che richiede molto impegno per comprenderla e perdersi dentro di essa ma che, una volta accettata, risucchia in profondità l’anima dell’ascoltatore in un lentissimo vortice che non lascia vie di fuga. Proprio così, all’interno dell’intellettuale assuefazione musicale raggiunta con questo album, si rimane ipnotizzati, come se la mente venisse svuotata di ogni cosa superflua e non rimane che un magico vuoto nel quale tuffarsi.
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