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E ZéZi – Gruppo operaio: La Storia e l’Eredità della band che ha cantato la Napoli operaia.

In questo articolo, vi raccontiamo la storia e l’eredità di questo straordinario gruppo musicale, che ha saputo dare voce alle lotte e alle speranze della classe operaia napoletana, attraverso canzoni cariche di significato e passione.

Napoli è una città ricca di storia, cultura e arte. Tra le tante espressioni artistiche che hanno caratterizzato la sua identità, la musica ha avuto un ruolo fondamentale. E tra le band che hanno lasciato il segno nella scena musicale napoletana, ce n’è una che si è distinta per il suo forte impegno sociale e il suo legame con il mondo del lavoro: E ZéZi – Gruppo Operaio.

La Nascita di E Zezi – Gruppo Operaio Il Contesto Sociale di Napoli negli Anni ’70 e ’80

Il gruppo si è formato nel 1974 da un gruppo di operai, artigiani e studenti che volevano dare voce alle proprie esperienze e speranze.

Per capire la nascita e l’importanza di E ZéZi, bisogna contestualizzare la situazione sociale ed economica di Napoli negli anni ’70 e ’80. Si trattava di un periodo di crisi e di conflitto, la città era afflitta da molti problemi , molti dei quali ancora oggi irrisolti.

In questo scenario, la fabbrica diventava il luogo simbolo delle contraddizioni e delle sfide della società napoletana. In particolare, la Alfasud di Pomigliano d’Arco, la più grande industria automobilistica del Mezzogiorno, era il teatro di numerose lotte operaie, che rivendicavano migliori condizioni di lavoro e di vita.

All’Alfasud di Pomigliano d’Arco in quegli anni arriva un flusso di lavoratori, che dalle campagne e periferie sperano in una vita migliore e divengono operai; ed è in questo contesto di industrializzazione del Sud che i problemi sfociano nella musica dei E ZéZi, non l’ho letto ma interessante dovrebbe essere il libro di Giuseppe Pesce. Alfasud, una storia italiana. La fabbrica di Pomigliano d’Arco dal fascismo alla globalizzazione ). Questa voce autentica e originale della Napoli operaia, possiamo ascoltarla nel brano Tammuriata dell’Alfasud, basta sentire le parole del brano per capire in modo chiarissimo il contesto e il malessere del periodo.

Il gruppo si proponeva di creare una musica popolare diversa da quella borghese, che esprimesse le istanze e le aspirazioni appunto della classe operaia. Per farlo, si ispirava alla tradizione della tammurriata, una forma di canto e danza tipica dell’entroterra vesuviano, che mescolava elementi religiosi e profani.

Il Ruolo di E ZéZi nella Musica e nell’Attivismo Sociale.

E ZèZi non era solo una band, ma anche un movimento. La loro musica era intrisa di messaggi di giustizia sociale, diritti dei lavoratori e denuncia delle ingiustizie. Le loro canzoni affrontavano temi come lo sfruttamento, la corruzione e la lotta per un futuro migliore.

Il gruppo usava la sua arte come uno strumento di sensibilizzazione e di mobilitazione, partecipando a manifestazioni, scioperi, cortei e spettacoli di strada, aprendosi al dialogo con altre realtà artistiche e sociali, collaborando con musicisti, attori, poeti e intellettuali.

La Musica di E Zezi Oggi.

Funerali di Marcello Colasurdo

Anche se gli anni passano, E ZèZi continuano a suonare con la stessa passione e dedizione. Il gruppo ha adattato la sua musica alle sfide attuali, continuando a parlare di questioni sociali rilevanti e ad affrontare i problemi del presente.

Purtroppo a Luglio 2023 è morto Marcello Colasurdo definito il re della tammurriata, fondatore e voce storica dei E ZéZi. Trovate in questo articolo del fatto quotidiano un ricordo di Marcello Colasurdo, dove c’è un riferimento alla sua difficile vita e un ricordo affettuoso di chi lo ha avuto artisticamente vicino.

Conclusione.

Questo gruppo è molto più di una band; è un simbolo di resistenza e impegno sociale. La loro musica è una testimonianza delle lotte e delle speranze della classe operaia napoletana, che ha saputo esprimere la sua identità e la sua creatività attraverso l’arte.

Oggi sarebbe di estrema importanza avere gruppi come E ZéZi, ma nel panorama musicale italiano non sembra esserci una rappresentanza che possa esprimere in modo sincero e incisivo il malessere sociale.

Anche se si verificasse questa necessità, sarebbe quasi impossibile il coinvolgimento nel progetto di altre figure culturali, del teatro della letteratura, come invece all’epoca hanno saputo fare gli E ZéZi.

Nota Finale.

Se siete interessati a scoprire di più sulla musica e il contesto sociale di E ZéZi, vi invitiamo a visitare nel sito web patriaindipendente questa pagina, e magari ad ascoltare, brani come “vesuvio”, “ballo rè pezzienti e “Tammurriata dell’Alfasud per capire cosa sapeva esprimere la musica popolare in quel periodo, e riflettere, sul silenzio assordante che c’e oggi.


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