Il blog di Roberto

Copertina Gianni Siviero Volume 1

Gianni Siviero, molto di più di quello che oggi ci è arrivato.

Siviero, a molti non dirà molto questo nome, ma si tratta di un personaggio di primo piano nel cantautorato italiano

Si perché anche se non ha goduto della fortuna del sui compagni di viaggio dopo gli anni 70, Vecchioni, Guccini , De Andrè, riascoltandolo oggi si percepiscono le grandi capacità di questo autore. E’ inutile cercare di capire e spiegare Gianni Saverio, niente può farlo meglio della descrizione fatta da lui stesso della sua vita

Nasco a Torino nel 1938- resto sotto le bombe a Milano. Scappo in Brianza e lì resto fino a che la famiglia non mi trova insopportabile e io non trovo insopportabile lei. Mi arruolo in Marina per potermene andare, vengo escluso dai ruoli di avanzamento per inettitudine totale allo sbattimento di tacchi. Torno a Milano nel ’63 e da allora fino al 2005 faccio praticamente tutti i mestieri esistenti in catalogo, compreso quello di infartuato- parallelamente, dal ’65 all’ 85, suono male e canto peggio in tutti i posti che me lo lasciano fare, in tutte le feste dell’Unità, in tutte le situazioni politiche che me lo chiedono. Incido dei dischi,  partecipo anche alle prime serate del Tenco, diciamo fin che Amilcare Rambaldi è davvero l’Uomo solo al comando e il Tenco un sodalizio che va per la sua strada con le sue gambe… Attualmente sono un pensionato che continua a scrivere di tutto da ormai cinquant’anni, non ho mai pubblicato su carta perchè ritengo di non aver scritto nulla che valga un albero. Ho un sito perché così hanno smesso di chiedermi perché non pubblico…Vivo a Milano con Roberta, compagna stupenda. Ho una gatta che sembra un boiler e si chiama Magia..

Bè che dire, schiettezza, semplicità, ironia, e modestia. Si, modestia, forse troppa quando dice che “non aver scritto nulla che valga un albero”, basta andare sul suo sito http://www.giannisiviero.it/ e rendersi conto che poi questa cosa non è poi tanto vera. Sono belli gli scritti, sono liberamente scaricabili, e lasciano intravedere un artista a 360 gradi, le sue parole sono ben posizionate come lo sono nelle sue canzoni. Non voglio impelagarmi nel discorso della canzone politica di quegli anni, di cui Gianni Siviero era forse uno dei più rappresentativi, ma intercettare e giudicare per quel poco che posso ,la bellezza e la capacità Siviero nel cantare l’animo umano.

Nell ‘Album del 1972 GIANNI SIVIERO, VOLUME 1 ci sono bellissime melodie, testi profondi che descrivono in modo meticoloso situazioni, lasciandoci con vere proprie fotografie tra le mani , basta pensare il testo di “Rientro”.

Ascoltandola sembra vederla quella tovaglia “idiota” apparecchiata con “Quattro posate in croce un tovagliolo sporco”. La voce poi non può passare inosservata, adatta a sottolineare con incisività i bei testi. Che dire; mi piacerebbe molto che i tanti amanti del grande De Andrè e di altri cantautori italiani , la ascoltassero, per capire che forse il panorama dell’epoca sfornava molto di più di quello che oggi ci è arrivato.


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