L’immagine dell’abitacolo dell’Alfa Romeo Giulia 2000 Berlina mi ricorda la mia infanzia.
Guardandola sembra ancora di toccare quelle plastiche e quelle forme, e di viaggiare con mio padre. Nei film polizieschi all’italiana queste auto la facevano da padrone. Non mancavano mai in un inseguimento, chi sa se il proporle assiduamente era una forma di spot occulto.
Questo genere di cinema si rifaceva al poliziesco americano, adattato hai nostri “gusti”,(fatti di cronaca nera che anche all’epoca accompagnavano e scandivano la vita di tutti i giorni).



GUARDANDO QUESTI SPEZZONI SI RIFLETTE SU COME PER UNO SPETTATORE MEDIO,IL GUSTO CINEMATOGRAFICO CAMBI COL PASSARE DEL TEMPO.




Caratteristiche prese da Wikipedia
Tecnicamente era derivata dalla Giulia Super, con cui condivideva il pianale e l’intera meccanica (motore a parte), mentre la carrozzeria e gli interni, salvo piccole modifiche di dettaglio, erano gli stessi della 1750.
All’esterno cambiavano la mascherina anteriore (in plastica nera), le luci posteriori (maggiorate) e altri dettagli, mentre gli interni erano decisamente migliorati nella conformazione dei sedili e nella fattura di sellerie e tappezzerie.
IL TENTATIVO DI ACCREDITARE IL MODELLO COME VERA E PROPRIA AMMIRAGLIA SI EVINCEVA ANCHE DALLA POSSIBILITÀ DI MONTARE ACCESSORI QUALIFICANTI, COME L’ARIA CONDIZIONATA, IL LUNOTTO TERMICO, OLTRE AGLI APPOGGIATESTA ANTERIORI.
La cilindrata del motore (serie 105.16, poi serie 512 o 515 negli ultimi due anni di produzione) passò da 1779 a 1962 cm³ attraverso l’aumento dell’alesaggio di 4mm e, grazie all’alimentazione con due carburatori doppio corpo (Dell’Orto DHLA 40 o Solex C40 DDH-5), la potenza toccava i 130 CV. Ottime le prestazioni (191km/h e accelerazioni da 0 a 100 nell’ordine dei 8,7 secondi nella prova di riviste dell’epoca). L’impostazione sportiva (freni a disco, cambio manuale a 5 marce, trazione posteriore e, su alcuni esemplari, differenziale autobloccante) garantiva una guida brillante e sicura”.
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